Il fatto destò grande scalpore.
Pasolini, intellettuale di sinistra, pubblicò una poesia, "Il PCI ai giovani", in cui fra le varie cose scriveva
"Adesso i giornalisti di tutto il mondo (compresi quelli delle televisioni) vi leccano (come ancora si dice nel linguaggio goliardico) il culo. Io no, cari. Avete facce di figli di papà. Vi odio come odio i vostri papà."
"A Valle Giulia, ieri, si è così avuto un frammento di lotta di classe: e voi, cari (benché dalla parte della ragione) eravate i ricchi, mentre i poliziotti (che erano dalla parte del torto) erano i poveri."
Al di là dell'opinione su quei versi, che reputo comunque molto lucidi, trovo notevole il coraggio che Pasolini mostrò andando DAVVERO controcorrente (parola molto abusata): la sinistra, manco a dirlo, si imbufalì.
E chissà quanto furono felici i poliziotti nell'essere difesi da un poeta frocio e comunista.
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