Oscar Wilde faceva impazzire la Londra vittoriana: troppo brillante, troppo avanti, troppo finocchio per quella gente triste. Tentarono in tutti i modi di farlo tacere, finendo per processarlo per “immoralità”. Ovviamente Wilde si difese da solo, e alla grande, in nome dell’Arte. Li tirò così scemi che si attaccarono al reato di sodomia (!) per stroncarlo.
Ecco un esempio della sua linea difensiva:
ACCUSA: Lei ha letto "Il prete e il chierichetto"?
WILDE: Sì.
ACCUSA: Non dubita che quello fosse un racconto sconveniente?
WILDE: Dal punto di vista letterario era altamente sconveniente. Per uno che si occupi di letteratura è impossibile giudicarlo diversamente. Per "letteratura" intendo il trattamento, la scelta del tema e così via. Giudicai pessima la forma e pessimo il soggetto.
ACCUSA: Se non sbaglio lei è dell'idea che non esistano libri immorali.
WILDE: Infatti.
ACCUSA: Posso concludere che per lei "Il prete e il chierichetto" non era uno scritto immorale?
WILDE: Era peggio che immorale. Era scritto male.
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