venerdì 29 ottobre 2010

Lentinismo gialloblu

Subito dopo aver parlato dei birbanti del Millwall, mi sembrerebbe ingiusto non citare le Brigate Gialloblu, anch'esse a lungo famigerate, specie negli anni '80.

Il loro storico striscione NOI ODIAMO TUTTI, all'epoca fu accusato di razzismo. Secondo me invece va ben oltre il razzismo: in quello striscione dimostrano di non fare distinzione di aspetto, colore o religione.
Per certi versi è lo striscione "definitivo": probabilmente non fra i più simpatici o creativi, sicuramente uno dei più lentinisti.

Lentinismo East End

Ogni volta che si parla di Hooligan inglesi, si finisce sempre per citare i tifosi londinesi di Chelsea, West Ham e soprattutto Millwall. Questi ultimi vengono dai quartieri più malfamati della capitale, in 125 anni non hanno mai visto la loro squadra vincere nulla - ripeto: nulla di nulla in CENTOVENTICINQUE anni! - e si sono sempre impegnati molto per difendere la loro fama di più cattivi di tutti.
Il loro canto più famoso, sulle note di una canzone di Rod Stewart (che qui in Italia conosciamo per un vecchio spot Peroni) recita con orgoglio:

"No one likes us, no one likes us, no one likes us, and we don't care!"

Bravi ragazzi, zero in pubbliche relazioni, dieci in Lentinismo!

Sentiteli qui:
www.youtube.com/watch?v=T-4ce7bfvIk&feature=related

Lentinismo teatrale

Onestamente conosco molto poco vita e opere di Carmelo Bene.
Ma entra di diritto nel Lentinismo per il titolo della sua autobiografia: "Sono apparso alla Madonna".

mercoledì 27 ottobre 2010

Lentinismo motociclistico

Non sono mai stato un fan del machismo alla Harley-Davidson, ma la maglietta con scritto "Se riesci a leggere, la puttana è caduta" è davvero arrogantemente geniale.

lunedì 25 ottobre 2010

Lentinismo britpop

Non ho mai capito come Liam Gallagher, voce degli Oasis, nonché persona notoriamente amabile, umile e alla mano, pur non avendomi mai conosciuto di persona, sia sempre stato così bravo ad imitare la mia camminata saccente.

Nel video del link (a partire da 0' 38") dà un assaggio di questa sua capacità.

www.youtube.com/watch?v=RCfzwvvhf8g

domenica 24 ottobre 2010

Lentinismo nibelungico


Nel marzo del ’45 la guerra si sta mettendo malissimo per Hitler. Il Fuhrer dirama allora il cosiddetto Ordine Nerone, cioè terra bruciata contro le varie armate che stanno entrando in Germania. E NON è il genere di terra bruciata spesso applicato nella storia dai Russi: “voi avanzate, noi ci rititiamo tagliandovi ogni rifornimento, poi contrattacchiamo e vi facciamo un paiolo così”. 
Hitler, che neppure per un momento è sfiorato dal dubbio di essere stato un pessimo comandante (oltre a tutto il resto che sappiamo…), o semplicemente di essere stato battuto da tanti eserciti più numerosi e meglio armati, la mette giù lentinescamente, tipo “il popolo tedesco non è stato alla MIA altezza, non ha capito il mio genio, perciò non merita di sopravvivere: tanto vale radere tutto il suolo e trasformare la Germania in un immenso deserto”.
Come si sa, l’ordine poi non è stato eseguito. Meno male, altrimenti oggi non avremmo avuto le Adidas.

mercoledì 20 ottobre 2010

Lentinismo turco



Il derby di Istanbul fra Galatasaray e Fenerbahce è considerato uno dei più accesi (e pericolosi) al mondo. Nel 1996 la finale di Coppa di Turchia fu proprio fra queste due squadre. Il ritorno si giocò sul campo del Fenerbahce, e vinse il Galatasaray. Graeme Souness, allenatore scozzese della squadra vincente, a fine partita ebbe la brillante idea di distendere gli animi con un gesto lentinesco: corse nel prato con la bandiera del Galatasaray e la piantò esattamente a metà campo, come in un atto di conquista militare.
Quei mattacchioni dei tifosi del Fenerbahce avranno certamente apprezzato la performance. 



Qui il video del simpatico gesto di amicizia:
www.youtube.com/watch?v=Wzzfnw5ZJGY&feature=related

martedì 19 ottobre 2010

Lentinismo abusivo

Parcheggio della Stazione Centrale, pochi minuti fa. L'uomo con la pettorina arancione mi si avvicina vedendomi armeggiare con le chiavi.

Lui: Vai via?
Io: Sì, ma in moto.

Dopo un po' mi viene dietro.

Lui: Sì, ma sei vuoi offrirmi un caffè... Al tuo buon cuore...
Io: In che senso?
Lui: Io qui guardo auto, moto, tutto.
Io: Ma questo è un parcheggio libero, mica custodito.
Lui: Sì, ma io sono abusivo!
Io: Ah, beh... Questo è un problema suo.
Lui: Vabbè, grazie, eh?
Io: Grazie di che? Non le ho dato nulla.

lunedì 18 ottobre 2010

Lentinismo edipico

L'uomo qui a fianco è Fabrizio Russo, direttore creativo con cui ho avuto un rapporto di amore e odio alquanto tormentato, ma è indubbiamente stato il mio primo mentore nel mondo della pubblicità.

Qualche anno fa, in uno di quei libricini con interviste ai cosiddetti "protagonisti del mondo della comunicazione", veniva chiesto a tutti i direttori creativi: quando un'idea è creativa? Le risposte erano moscette ("Quando vince tanti premi") o aziendaliste (stile "Quando costruisce valore per il brand").
Fabrizio Russo rispose testuale: "quando lo dico io".
In quel momento è come se indirettamente mi avesse sussurrato, alla Darth Vader, "Io sono tuo padre."

domenica 17 ottobre 2010

Lentinismo infernale

Nel IV canto, Dante, con Virgilio, incontra Omero, Orazio, Ovidio e Lucano. E dice:
"E più d'onore ancora assai mi fenno,
ch'e' sì mi fecer de la loro schiera,
sì ch'io fui sesto tra cotanto senno.
Così andammo infino a la lumera,
parlando di cose che 'l tacere è bello."
Vale a dire: "Sapete, ho incontrato il dream team della letteratura mondiale, il massimo assoluto. E appena mi hanno visto mi hanno invitato a far parte del gruppo, insomma, ero uno di loro. E poi abbiamo iniziato a parlare di... Ma perché perder tempo a raccontarvelo? Tanto voialtri non capireste. Meglio tacere."

Innegabilmente lentinesco.

Lentinismo alieno

Dal capolavoro di Scott, l'unica descrizione che viene fatta del simpaticone qui a fianco:
“Ancora non hai capito con che cosa hai a che fare vero? Un perfetto organismo. La sua perfezione strutturale è pari solo alla sua ostilità… Ammiro la sua purezza, un superstite non offuscato da coscenza, rimorsi o illusioni di moralità.”

Fratello mio!

venerdì 15 ottobre 2010

Lentinismo balcanico

I Serbi fanno sempre la parte dei cattivi, per lo più non senza motivo.
Sfasciano città e stadi dichiarando "L'Italia mi piace molto" (pensa se non gli piaceva), scatenano guerre con contorno di massacri, sono ancora incarogniti per battaglie di 600 anni fa...
Un loro parlamentare dichiarò "Noi serbi siamo odiati dai croati, i musulmani ci odiano, gli albanesi ci odiano, i macedoni ci odiano e gli sloveni non ci amano." Il bello, però, è che lo disse CON ORGOGLIO. E questo è certamente lentinista.
Ma il motivo per cui metto i Serbi in questo blog sono i cartelli che esibivano mentre gli F16 li glassavano di bombe negli anni '90. Della serie "fatevi sotto". Ammirevoli.

mercoledì 6 ottobre 2010

Lentinismo de Dios

Non è tanto la furbata del goal di mano. Nè la famosa definizione di "mano de Dios", tutto sommato una sparata da bar. Quello che c'è di veramente lentinesco in quell'azione  è che appena la palla entra e gli Inglesi iniziano a protestare, Maradona sa che non è ancora fatta, e corre subito esultando VERSO IL GUARDALINEE girandosi e chiamando ad esultare con lui i compagni di squadra, piuttosto perplessi. Una pura opera di intimidazione psicologica.
(Batistuta fece la stessa cosa, ma al contrario, in un Liverpool-Roma, correndo verso la bandierina per tirare un corner e facendo così cambiare idea all'arbitro che gli aveva appena assegnato un rigore a favore.)

www.youtube.com/watch?v=gK2z5-cceP4&feature=related

Lentinismo nicotinico

In "Thank you for smoking", Nick Naylor (Aaron Eckhart) è un lobbista dell'industria delle sigarette, che lavora grazie a una parlantina efficacissima e una "morale elastica". Nella scena che trovate nel link deve cercare di corrompere il duro cowboy ex testimonial del tabacco, ammalato di cancro e inferocito contro le grandi case.
Ed ecco cosa si inventa, molto lentinescamente.

www.youtube.com/watch?v=s2fdrhTPl1k

Come dice Nick: "Michael Jordan plays ball, Charles Manson kills people, I talk."

Lentinismo falsificato

In "Prova a prendermi" Frank (Di Caprio), abile falsario, rimorchia una splendida ragazza in un albergo di lusso. La ragazza si rivela essere una professionista e gli chiede 1000 dollari per una notte insieme. Solo che lui, guarda caso!, ha solo assegni (ovviamente falsi) da 1400. Lei si offre di dargli la differenza in contanti. Cioè, in pratica, lo paga 400 dollari. Gioco, partita, incontro.

Nel link c'è tutta la scena:

venerdì 1 ottobre 2010