giovedì 30 giugno 2011

Lentinismo swing


Il Rat Pack erano negli anni ‘50 Frank Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis jr. e altri loro amichetti, cantanti e attori: rappresentavano l’epitome di ciò che oggi chiameremmo cool, collezionando donne, premi Oscar, ettolitri di gin, risse e altre cosucce. Contando sul fatto di essere amici della Mafia, e quindi al di sopra della legge, persero leggermente il senso delle proporzioni.
A Las Vegas, il loro hobby era lanciare le ballerine contro le vetrate del Caesar Palace per vedere se le vetrate reggevano.
E tutto in impeccabile smoking. Altro che i gangsta di oggi.

giovedì 23 giugno 2011

Lentinismo e le storie tese


Salire sul palco di Sanremo a spaccare le chitarre e mandare a cagare il pubblico, come fecero i Placebo, è da fessacchiotti.
Salire sul palco di Sanremo, gridare “Figa!” a squarciagola e farsi applaudire dai gonzi presenti, che non hanno capito nulla, è decisamente più chic.

(Il momento clou è a 3’ 30”, ma tutta l’esibizione merita).

mercoledì 22 giugno 2011

Lentinismo sardo


Francesco Cossiga è uomo degno di essere ricordato: non solo per aver contribuito a tirar su la Prima Repubblica, o per aver avuto sulla coscienza qualche studente ammazzato qua e là, o per aver seriamente rischiato di passare diretto dal Quirinale al manicomio. Ma per essere stato un sardo, un super sardo, un campione di sardità. Intesa come orgoglioso legame alle proprie origini, e soprattutto ferocia nel difenderlo e grande cattiveria verbale.
Un giorno il senatore Pera sparò in aula un paragone da brividi: “I pastori sardi che commettono abigeato lo fanno magari spinti dalla fame, mentre lei commette un abigeato di voti: è un ladro di democrazia”. 
Cossiga ci pensò su, poi rispose: “Tra i miei antenati ci sono stati pastori quindi sicuramente anche ladri, e ne sono fiero. Quanto al senatore Pera, le ricordo che un tempo si davano i cognomi di cose inanimate a chi aveva incerte origini. Lo invito perciò a riflettere sul mestiere delle sue antenate.”
Ajò!

martedì 21 giugno 2011

Lentinismo animalesco


Qual è l’animale più aggressivo al mondo? Squalo? Tigre? È il tasso del miele, signori: nonostante il dolce nome è una bestiaccia solitaria e aggressiva. Lungo un metro, mangia di tutto, letteralmente: sale sugli alberi a razziare nidi, scava sotto terra, è capace di abbattere bufali e gnu (tecnica preferita: stacca loro le palle a morsi e aspetta che muoiano dissanguati), non si fa problemi a litigare con leoni e leopardi Si azzuffa con gli sciacalli per rubare loro le carogne. Ma dà il meglio di sé coi serpenti velenosi: li attacca, fregandosene dei morsi, e se li mangia, ghiandola del veleno compresa. Invece di cadere stecchito, come succederebbe a chiunque altro, il tasso del miele cade svenuto, si fa due ore a ronfare, poi si alza e se ne va come se nulla fosse. Queste ed altre scelleratezze nel video che segue:


Se fosse un animale domestico, probabilmente vi ruberebbe l'auto e vi abbandonerebbe in autostrada d’estate.

giovedì 9 giugno 2011

Lentinismo coreano


Uno dei governi più assurdi al mondo è in Corea del Nord, caso unico di monarchia assoluta comunista per diritto divino. Si sa, infatti, che dopo la morte del leader storico Kim Il Sung, ufficialmente Grande Leader, è stato “eletto” al suo posto il posto il figlio Kim Jong Il, ufficialmente Caro Leader.
La realtà è però leggermente diversa e, se possibile, ancora più esagerata: il figlio ha infatti un incarico minore, almeno formalmente, in quanto la carica più alta è stata attribuita per sempre al defunto padre, che così, oltre a Grande Leader, ha il titolo di Presidente Eterno.
Non male, no? Governare la propria nazione anche dopo morti.
Ci sarebbe da non dormire la notte se questi matti avessero la bomba atomica.

(Ops: ce l’hanno, ce l’hanno!)

mercoledì 8 giugno 2011

Lentinismo lacustre


Per diventare il più grande del dopo Jordan non basta avere talento. O coraggio. O nervi d’acciaio. 
Devi credere davvero di essere intoccabile per grazia divina. E Kobe Bryant lo dimostra alla grande.


martedì 7 giugno 2011

Lentinismo musulmano


Rimaniamo in tema “monoteisti dal cuore d’oro”. Quest’altro signore si chiamva Omar, e nella vita faceva il califfo. Quando i suoi generali conquistarono la Biblioteca di Alessandria, che non era esattamente la Feltrinelli sotto casa, gli chiesero che fare di quella mole mostruosa di libri. Da vero amico della cultura rispose “In quei libri o ci sono cose già presenti nel Corano, allora sono inutili, o ci sono cose non presenti nel Corano, e allora sono dannose.”
Risultato: i soldati usarono i libri per alimentare le caldaie dei bagni. Per sei mesi.

Il sogno di ogni liceale.

Lentinismo cattolico


Questo signore si chiamava Arnaud Amaury. Di mestiere faceva l’abate, finché il papa gli dette l’incarico di reprimere una delle tante eresie dell’epoca, quella dei càtari. Da buon cattolico, allora, Amaury bandì una simpatica crociata, finché non si trovò di fronte alla città di Beziers, 20.000 abitanti, a maggioranza cattolica, ma con parecchi eretici nella popolazione.
Amaury dette l’ordine di sterminare l’intera popolazione. Ma uno degli ufficiali delle sue truppe chiese, giustamente, come distinguere i bravi fedeli dagli eretici.
Amaury risolse il problema con sottigliezza e umanità.
“Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi.”
Che sagoma!