venerdì 14 gennaio 2011

Lentinismo finanziario


Si può avere un atteggiamento lentinista senza fare sostanzialmente nulla? Si può, se si ha a che fare con Stefano Salvi, il fastidiosissimo “vice Gabibbo” che anni inseguiva vari personaggi con interviste al limite della molestia, provocando spesso reazioni violente (famoso un “non rompa i coglioni a me” di Montanelli).
Si può, soprattutto, se si è Enrico Cuccia, cioè il potentissimo custode della finanza italiana per mezzo secolo, un incrocio fra Andreotti, Fu Manchu e la Sfinge.
Godetevi questa strepitosa intervista (?), qui ripresa dai titoli di testa di un film. Purtroppo manca il finale, in cui Cuccia arriva in ufficio e due robusti uscieri si prendono prontamente cura di Salvi.



Poi per carità: molte domande meritavano certamente una risposta. Ma a livello di stile, Cuccia l’ha annichilito, superbamente inaccessibile.



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